Si è svolta presso l’aula consiliare del comune di Grammichele, un’assemblea dei dipendenti comunali indetta dalle organizzazioni sindacali-aziendali, per discutere della situazione dell’Ente.
I sindacati avevano già espresso, tramite una nota datata 30 maggio e inviata al segretario comunale e al Sindaco, la preoccupazione per la mancata erogazione del salario accessorio degli ultimi 5 anni e per la situazione generale del Comune, in particolare in riferimento alla gestione del servizio Idrico Integrato. A tal proposito hanno richiesto dati certi sulle spese riguardanti il servizio per l’ultimo quadrimestre 2015, l’anno 2016 e le previsioni del 2017 ed anche le somme incassate. Si è parlato anche della possibilità di utilizzare l’istituto della compensazione, introdotto dall’amministrazione con delibera consiliare n°29 del 24 novembre 2016.
Hanno preso la parola Angelo Coppoletta della UIL che ha dichiarato: “Rimbalziamo contro un muro di gomma, non abbiamo ottenuto mai delle risposte concrete dall’amministrazione“. Filippo Sileci della CISL ha aggiunto: “Comprendiamo che in questi anni ci sono state due elezioni, una gestione commissariale, ma ad oggi non vediamo un’azione forte e decisa degli uffici preposti e neanche dell’amministrazione comunale. Il 19 aprile abbiamo ribadito con un comunicato come aspettavamo novità riguardanti i buoni pasto, l’istituto della compensazione, i continui spostamenti di personale, che avvengono senza capirne la ratio e gli obiettivi, e in generale la situazione economica finanziaria dell’ente in riferimento soprattutto al servizio idrico integrato“. Sileci ha poi continuato, aggiungendo che “l’istituto del salario accessorio serve anche ad incentivare il personale in vista di nuovi servizi che l’amministrazione ha intenzione di attivare, e si ribadisce che l’istituto della compensazione non può essere ad oggi applicato se non prima viene definito il salario accessorio degli ultimi anni “.
Michele Sinatra della FP CGIL territoriale di Caltagirone ha invece parlato di una nota inviata dal Sindaco alla Regione: “Non si può minacciare di pagare solo una categoria di lavoratori e lasciare l’altra senza stipendio. Queste divisioni fanno solo male. Il 30 maggio è stato firmato un decreto dall’assessore regionale per tutti gli enti locali siciliani. Sono convinto che appena arriveranno questi soldi verranno pagati tutti i dipendenti.” e ha poi continuato, “È ancora più grave che un Sindaco scarichi le responsabilità sui dirigenti. Bisogna proclamare lo stato di agitazione, e dare massimo 10 giorni di tempo all’amministrazione, altrimenti proclameremo uno sciopero, perché non è giusto che quasi 160 famiglie vivano questo disagio“.
L’assemblea dei dipendenti comunali ha infine proclamato all’unanimità lo stato di agitazione, chiedendo risposte immediate sulle problematiche esposte dalla nota 8342 del 30 maggio 2017, a firma delle O.SS. aziendali.
Ai nostri microfoni in ordine i rappresentanti sindacali UIL CISL E CGIL Angelo Coppoletta, Michele Sinatra e Filippo Sileci: