Se non ora – per l’elezione del Presidente del Consiglio – quando il “volemose bene” che tanto hanno “postato” sarà attuato dai 16 consiglieri comunali?
Grammichele è andata al “Meglio”: Giuseppe Purpora è il sindaco.
Al consiglio comunale 4 sono gli eletti grillini, 7 della coalizione piazzatasi prima al consiglio comunale, 4 di Art.1 (piddini&Co.) e, infine, un solo consigliere è l’eletto della lista “Noi con Cannizzo”, lista “civetta” del movimento di Salvini.
La “vittoria è mutilata?” direi di no. Piuttosto è dei pentastellati cui spetta il compito di tenere il punto.
Che fare? tre sono le vie e tutte istituzionali:
- Le forze politiche d’opposizione s’assumono la responsabilità d’affidare la presidenza del Consiglio al più votato tra gli eletti: Teresa Pitrella del M5S.
- L’opposizione tutta, unitariamente, converga nell’individuazione di un nome da eleggere al suo interno.
- Sempre in modo unitario il Consiglio scelga il presidente dentro la coalizione che per numero di voti è prima nel civico consesso.
N.B.: E’ sconsigliato al M5S s.o.stenere un qualsiasi candidato dell’opposizione fuori dal metodo unitario.
Altrimenti dal canto del grillo alla morte del cigno sarà un colpo.
Fin troppo chiaro, infatti, è stato il “mandato elettorale” del 5 giugno; liberare Grammichele dai cerchi magici: da quelli che – guardandosi, corteggiandosi e scegliendosi – sono arrivati usurati dall’avido autoconsumo: hanno puntato alle stelle sono arrivati alle stalle.
I politicanti di trame riflettano, dunque.
Il dado è tratto e tre, come già detto, sono le vie che portano all’elezione del Presidente… “altro” sarebbe inciucio.
di Marco Pitrella
La presidenza del consiglio al 5 stelle.