C’eravamo lasciati con il primo Sindaco sfiduciato della storia della città esagonale, con le polemiche e le accuse, e il successivo commissariamento. Dopo mesi di trattative, incontri e riunioni, finalmente la giostra ricomincia a girare e a 2 mesi dalle elezioni ufficialmente indette il 5 giugno, cominciano a chiarirsi gli orizzonti politici della città di Grammichele.
Sono state già ufficializzate le candidature a Sindaco di Francesco Specchiale, che questa volta inverte la marcia, e si presenta con una coalizione molto allargata, che comprende diverse fazioni politiche, alcune di sinistra, alcune ex-autonomiste, alcune di centro, di Salvatore Canzoniere, che ripropone la sua lista d’appoggio Grammichele Libera, e vuole tornare nuovamente in gioco, con la voglia di voler abbandonare il panorama politico solo con una eventuale sconfitta elettorale, e non passando alla storia come un Sindaco “cacciato“. Mentre il PD ha inscenato una commedia degli equivoci, che per prima ha visto protagonista il giovane Sebastiano Caruso, nel nome del rinnovamento, annunciato candidato Sindaco, per poi rinunciare ufficialmente alla candidatura dopo qualche settimana per “favorire l’allargamento del quadro politico inizialmente delineato“. Non è ancora stato ufficializzato il candidato Sindaco del PD, e delle altre liste che a quanto pare si appoggeranno ad esso (“Grammichele prima di tutto“, e l’ex-“Forza Grammichele“), ma le voci più insistenti vogliono l’avvocato Giuseppe Piccolo, come possibile candidato. L’avvocato non è nuovo alla politica, avendo già avuto diversi ruoli amministrativi in passato.
La vera incognita che ha fatto temporeggiare le varie coalizioni, è l’MPA, o meglio, quel che ne rimane. La maggior parte degli storici esponenti autonomisti, sono stati indecisi sul da farsi, fino a quando hanno deciso di appoggiare la candidatura di Francesco Specchiale che a questo punto diventa il favorito per diventare il nuovo sindaco di Grammichele.
E la destra? La sinistra?
La domanda Gaberiana, è all’ordine del giorno. Dove sono finite le vecchie appartenze? Sembrano essersi perse nel marasma di alleanze, anche se in una piovosa mattina di Marzo è sceso dagli scrigni nordici il segretario della Lega Nord Matteo Salvini, per approdare nella nostra amata Piazza, ad inaugurare il neonato movimento Noi con Salvini, capeggiato da Rocco Zapparrata e l’onorevole Angelo Attaguile, figlio dello storico sindaco grammichelese Gioacchino Attaguile. Tralasciando l’innata predisposizione di Salvini ad essere con una inquietante regolarità presente al posto giusto nel momento giusto per la sua campagna elettorale, dalla polemica sulle arance agli attentati di Bruxelles, il Movimento Noi con Salvini grammichelese ha trovato un facile alleato in una lista civica capeggiata dai due ex-consiglieri comunali, Cannizzo e Vitale, creando un’altra coalizione, che si presenta, a detta di Zapparrata stesso, come unicamente di centro-destra, che sosterrà la candidatura del capitano della guardia di Finanza di Ragusa, Salvatore Cannizzo.
A proposito di destra, anche l’ex-assessore Antonino Amarù si è aggiunto alla corsa al Municipio, appoggiato dalla lista Grammichele città ideale, c’è ancora tempo per cambiare idea e unirsi ad una coalizione, ma anche per consolidare il motto antico ma quanto mai moderno, “meglio solo che male accompagnato“, vedremo come si muoverà anche quest’altra importante fazione politica.
Per finire, torna sul palcoscenico anche un rinnovato Movimento 5 Stelle, che ha individuato il suo portavoce-candidato Sindaco in Giuseppe Purpora, avvocato anche lui. Purpora guida un movimento più maturo, rispetto a quello nato frettolosamente 3 anni fa, che potrebbe annoverare fra le sue fila qualche candidato con più esperienza, e la solita lista di facce nuove, che non fanno mai male. L’impressione è che il M5S sia pronto alla sfida, e quasi sicuramente raccoglierà più di quanto abbia fatto nelle scorse elezioni. Lo statuto del movimento stesso di sicuro non agevola le alleanze, quindi dovrà correre da solo, e la sfida alla sindacatura così diventa ancora più difficile da vincere.