Sospensione della fermata di Vizzini Scalo: disagi in vista per i pendolari

Etna Trasporti ha comunicato oggi una decisione destinata a creare notevoli difficoltà ai pendolari della zona: a partire dal 12 marzo 2025 (quindi domani, senza neanche 24 ore di preavviso), la fermata di Vizzini Scalo, situata di fronte al piazzale del ristorante “La Giara” in contrada Corvo SNC, sarà momentaneamente sospesa fino a nuove comunicazioni. La società si è scusata per il disagio e ha invitato gli utenti a scaricare la propria app o a visitare il sito www.etnatrasporti.it per maggiori informazioni.

Un provvedimento che amplifica le criticità del trasporto pubblico

La sospensione rischia di aggravare una situazione già critica per i residenti di Grammichele e dei paesi limitrofi, come Licodia Eubea e Vizzini, che si affidano a questa fermata per raggiungere Catania, Ragusa e altre destinazioni strategiche, inclusi ospedali, luoghi di lavoro e l’aeroporto di Catania. In un’area dove il sistema di trasporto pubblico è già percepito come insufficiente, con poche corse giornaliere e orari spesso inadeguati, la decisione di Etna Trasporti rappresenta un ulteriore colpo alla mobilità locale. A Grammichele, ad esempio, la stazione ferroviaria offre solo due corse giornaliere per Catania in orari poco pratici, mentre le linee di autobus, come quelle gestite dall’AST, prevedono poche tratte e orari altrettanto scomodi.

Reazioni sui social: rabbia, frustrazione e richieste di intervento

La notizia ha scatenato un’ondata di reazioni sui social, in particolare sulla nostra pagina Facebook, dove numerosi cittadini hanno espresso il proprio disappunto. Molti pendolari hanno definito la sospensione “una tragedia”, evidenziando le difficoltà che questa decisione comporterà, soprattutto per studenti e lavoratori. “Terribile notizia per tutti i pendolari”, scrive un utente, mentre un altro genitore si chiede preoccupato: “Dove dovrò andare a prendere mia figlia che torna da Catania due volte a settimana alle 17:00?”. Non mancano critiche più ampie al sistema di trasporto pubblico locale, percepito come trascurato e sottodimensionato. “Un paese come Grammichele deve avere una linea di bus e treno che collega ogni ora a Catania e Caltagirone, dove ci sono ospedali e tutto”, sottolinea un utente, mentre altri invitano a non accettare passivamente la situazione, suggerendo di presentare reclami formali o di rivolgersi alle associazioni dei consumatori e all’Autorità di regolazione dei trasporti (ART) per far valere i propri diritti.

Una problematica strutturale

Il provvedimento di Etna Trasporti riflette un quadro più ampio di inefficienza e mancanza di investimenti nel trasporto pubblico locale. Nei commenti circolati online si è discusso, in tono particolarmente critico, della necessità di una ristrutturazione dell’intero sistema, che dovrebbe prevedere collegamenti più frequenti e puntuali non solo per i pendolari, ma anche per chi necessita di spostarsi per motivi di salute, lavoro o studio. Sul fronte politico, il sindaco di Grammichele, insieme ai sindaci di Licodia Eubea e Vizzini, ha fatto sapere di essere già in contatto con Anas e la società di trasporti per trovare una soluzione. Una risposta doverosa che arriva con il giusto tempismo e che speriamo porti a dei risultati ottimali, anche se è normale che filtri molto scetticismo, citando ancora una volta un nostro utente: “Ormai non ci resta che ridere”.

Prospettive future

La sospensione della fermata di Vizzini Scalo, definita “momentanea” da Etna Trasporti, lascia aperte molte domande sul futuro del trasporto pubblico nella zona. Come sottolinea il nostro redattore Ferdinando La Mattina, “sarebbe quantomeno decoroso fornire, per quanto minimo, una motivazione esaustiva per tale sospensione, in considerazione che la comunicazione è pervenuta con meno di ventiquattro ore di preavviso dalla data di inizio, fascia temporale nella quale numerosi utenti avrebbero potuto già organizzare – e in alcuni casi addirittura prenotato – il proprio viaggio dalla fermata interessata”. Inoltre, aggiunge La Mattina, “la società avrebbe potuto destinare l’uso della prossima e ampia area adiacente alla stazione ferroviaria di Vizzini-Scalo, ubicata a poco più di cento metri dalla fermata sospesa”, evidenziando così una possibile soluzione immediata per mitigare i disagi.

Resta da vedere se le istituzioni e le società di trasporto sapranno rispondere in tempi brevi alle esigenze dei cittadini, garantendo un servizio essenziale per la mobilità e il benessere collettivo. Nel frattempo, l’interruzione della fermata di Vizzini Scalo rappresenta un ulteriore campanello d’allarme per una cittadinanza sempre più esigente su servizi pubblici efficienti e puntuali, elemento indispensabile per la qualità della vita e lo sviluppo territoriale delle comunità locali.

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