L’intervento del consigliere Branciforte: al centro il confronto politico e la questione dei residui

Durante il Consiglio Comunale del 9 ottobre, il sindaco Greco ha presentato una relazione che riassume le attività e gli interventi dell’amministrazione nei primi tre anni. La relazione, lunga circa settanta pagine, è stata fornita a tutti i consiglieri comunali in ottemperanza a un obbligo di legge regionale. Subito dopo la presentazione, si è aperto un dibattito, ma tra i consiglieri Giuseppe Branciforte (capogruppo) del gruppo consiliare “M5S – Sviluppo e Legalità – Bene Comune” ha preso la parola. Nel suo intervento, ha sollevato una critica precisa: mentre l’amministrazione rispetta l’obbligo legale di redigere la relazione “perché veniamo diffidati a farlo“, non fa lo stesso quando si tratta di rispondere alle interrogazioni consiliari presentate dall’opposizione, che rimangono inevase da mesi, se non da anni. Paradossalmente poi, la maggioranza accusa gli stessi consiglieri del Movimento 5 Stelle di non partecipare attivamente alla vita politica cittadina.

Nella relazione di Branciforte, viene trattata la questione del riaccertamento dei residui attivi e passivi dell’ente pubblico, spiegando come sia un atto tecnico, annuale, obbligatorio per legge e che coinvolge i responsabili di settore, non gli amministratori come il sindaco o gli assessori. È un processo in cui si verifica se mantenere o cancellare i residui, e si basa su criteri giuridici e tecnici. Il riaccertamento viene approvato dalla giunta con il supporto di pareri tecnici e contabili, tra cui quello del collegio dei revisori, e ogni anno porta a nuove considerazioni sui residui. Il consigliere ha evidenziato come, nel 2015, un riaccertamento straordinario abbia evidenziato un disavanzo tecnico di circa 6 milioni di euro, da spalmare nei 30 anni successivi. Questo disavanzo non dipende da decisioni politiche, ma è una conseguenza della legge e dei residui accumulati nel tempo.

Un problema sollevato è il ritardo nell’elaborazione del riaccertamento per il 2020, che ha accumulato molti mesi di ritardo. Branciforte avverte il sindaco di essere cauto nel fare affermazioni che potrebbero suggerire che ci siano state operazioni illegali all’interno degli uffici, poiché sarebbe molto grave. Tuttavia, riconosce che l’ente ha affrontato difficoltà finanziarie, ma ritiene che queste non possano essere imputate esclusivamente alla gestione politica precedente.

Successivamente il consigliere d’opposizione ha fatto notare “assoluta mancanza di ancoraggi, riferimenti descrittivi, incongruenze, rispetto a quello che è stato il programma elettorale della coalizione che guida la città“. Da lì un lungo elenco di opere e intenzioni “promesse” ma non mantenute.

Nel suo intervento, il consigliere Branciforte ha chiarito che il suo scopo non è quello di creare polemiche con l’amministrazione comunale, ma piuttosto di evidenziare alcuni punti critici. Sottolinea come, nelle commissioni e durante i Consigli Comunali, lui e il suo gruppo abbiano mantenuto un atteggiamento collaborativo, comprendendo le difficoltà dell’ente e cercando di evitare polemiche inutili. Tuttavia, Branciforte ha criticato la maggioranza e alcuni membri della giunta per la mancanza di un confronto reale e democratico. Pur riconoscendo che è stato più volte sollevato il tema del mancato confronto, egli afferma che il gruppo M5S non si è mai sottratto a un dialogo istituzionale, a differenza della maggioranza che, a suo dire, ha spesso ignorato le istanze promosse dalle minoranze, mortificando il dibattito.

Conclude affermando che, sebbene il lavoro di resoconto sull’attività amministrativa sia apprezzabile, il suo gruppo consiliare non si ritiene soddisfatto. La loro insoddisfazione deriva principalmente dalla mancanza di trasparenza e di un confronto onesto sul piano politico, elementi fondamentali per una narrazione veritiera e nell’interesse dell’intera comunità.

 

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