Continua senza sosta il presidio permanente di protesta degli agricoltori e degli autotrasportatori della città di Grammichele, una continua protesta per denunciare i rincari che riguardano i costi dell’energia, del carburante e delle materie prime. Il rischio di sprofondare, dopo aver resistito alla pandemia, è abbastanza concreto.
“La difficile situazione congiunturale determinata dal significativo aumento del costo dell’energia e dal parallelo aumento dei mangimi e dei concimi – dicono gli agricoltori – sta facendo venir meno una soglia di ‘soddisfazione’ per l’andamento delle imprese che stava risalendo e mettendo radici a partire dagli anni difficili che hanno fatto seguito alla grande crisi, prima finanziaria poi economica, del 2009. Una soglia di soddisfazione che nel giro di pochi mesi è crollata dal 38% al 20%. Al di la di questo vissuto, a preoccuparci, tuttavia, sono soprattutto l’oscurità e l’incertezza per il futuro, con oltre 1 impresa su 5 (21%) che si dichiara incerta circa la situazione economica della propria impresa nei prossimi 12 mesi”.
A sostegno della protesta pacifica, in sit-in presso la circonvallazione di Grammichele, il primo cittadino di Grammichele arrivato sul luogo già nella prima giornata e la solidarietà di tanti cittadini.