La graduatoria annuale stilata dal Sole24ore imbarazza i capoluoghi siciliani e nulla concede a Catania. La città infatti perde ben 12 posizioni rispetto all’anno precedente e i motivi da indurre a tale disagio sono sempre gli stessi. Cinque province su 9, tra cui: Siracusa, Ragusa, Enna, Caltanissetta e Agrigento aumentano la propria posizione, ma rimane comunque da constatare che su 107 capoluoghi presenti nell’elenco quelli siciliani occupano sempre i posti più bassi.
L’indagine, che quest’anno giunge alla sua 32° edizione, analizza ed esamina, mediante 90 indicatori statistici suddivisi in sei ambiti, la qualità della vita dei capoluoghi italiani. Tra i parametri, 28 sono stati inseriti proprio nel 2021. Per focalizzare lo studio sugli effetti causati dalla pandemia.
Per quanto riguarda il capoluogo etneo non c’è scampo, 102° posto. Tra le città più invivibili del paese. Male nella categoria “ricchezza e consumi”, molto male in “giustizia e sicurezza“. Ancora peggio, come si evince dall’eloquente foto, in “ambiente e servizi per i cittadini”. In una classifica però si posiziona al secondo posto, quella per quoziente di natalità (nati vivi ogni mille abitanti). Pur sempre insignificante a fronte dell’arretratezza e degrado in cui versa.
Per fruire di un quadro preciso delle posizioni dei nostri capoluoghi, ve le riportiamo di seguito:
- Agrigento (84esimo posto) fa un balzo in avanti di 14 posti rispetto all’anno precedente
- Ragusa (87esimo posto, +12)
- Enna (92esimo posto, +11)
- Palermo (95esimo posto posto e – 6 rispetto all’anno scorso).
- Messina (97esimo posto, -6)
- Siracusa (98esimo posto, +7)
- Catania (102esimo posto, -12)
- Caltanissetta, (103esimo posto, +3)
- Trapani (104esimo posto) al terzultimo posto nazionale
A dominare invece i primi posti sono le città del nord-est del paese. Salgono sul podio, Trieste, secondo posto e gran ritorno per Milano, chiude il trio la città di Trento. Nella top 10, la nuova entrata è Treviso, grazie al primato nell’indice “Qualità della vita delle donne”. Altro interessante primato è quello raggiunto dal capoluogo emiliano. Bologna infatti trionfa in “Demografia, società e salute” per via degli elevati livelli di istruzione della popolazione.