Un interessantissimo incontro, dove si è parlato della nostra storia culinaria e non solo, quello che si è tenuto Lunedì 13 settembre nella nostra pubblica piazza, che vede come relatori il nostro concittadino Giuseppe Palermo, Pippo Formica e Luigi Lombardo, oltre che nella figura di autore del libro, presentati dalla presidente dell’associazione Triskele Natascia Palermo.
Il soggetto della presentazione è il libro “Tavula Matri“, che ripercorre la storia della nostra cucina attraverso una serie di ricettari della terra della Val di Noto. Ad aprire l’incontro è intervenuto in videoconferenza Bruno Gambacorta, giornalista e conduttore della famosa rubrica Eat Parade, in onda su Rai 2, che ha espresso vivo entusiasmo per il libro.
Una pubblicazione ricca di carattere visivo, grazie anche alle foto di Seby Scollo, che senza dubbio ci permette di ripercorrere in maniera coinvolgente gli usi e i costumi della tavola, a partire da molti secoli fa. Tavula Matri tocca molto direttamente il nostro territorio, donando gran parte del suo contenuto proprio sull’aerea della vastissima Val di Noto, e più nello specifico in tutta l’area che noi conosciamo come “Terre del Verga“, tanto da dargli il sottotitolo. Una vera e propria “cucina della memoria“, come la identifica l’autore.
Lo stesso autore che ci accompagna nella serata, riproponendo al pubblico vari aneddoti, tra i quali l’immancabile diatriba siciliana “arancino o arancina?”, oltre che le origini e i pregi della salsiccia grammichelese, che si differenzia dalle altre varietà locali per l’uso di pepe nero, si parla anche di cibi che sembrano ormai quasi perduti, come i “colli di gallina ripieni”, un piatto decisamente frequente nel nostro territorio fino a qualche tempo fa, ma del quale sembra essersene perduta la traduzione. In conclusione un riflessione che punta al sociale: la tavola non è solo nutrimento, ma anche dialogo e società tra commensali. Un’aspetto che oggi più che mai sembra essersi perso, a causa delle distanze, del poco dialogo e di tutte le distrazioni delle quali i commensali si fanno carico durante il pasto.
Per restare in tema, a fare da sfondo all’intero evento, una grande tavola imbandita di prodotti tipici locali, offerti dagli sponsor promotori dell’evento.