Che spedizione quella italiana ai Giochi olimpici di Tokyo 2020!
Era l’obiettivo ed è stato raggiunto con successo: la conquista di 40 medaglie olimpiche, in ben diciannove discipline diverse. Si batte così il numero massimo di 36 medaglie ottenute nell’edizione che vide Roma protagonista della competizione a cinque cerchi nel 1960 (13-10-13) e a Los Angeles nell’edizione del 1932 (12-12-12) . Decimi nel medagliere complessivo per valore del metallo e settimi per numero di medaglie, i primi in Europa!
Per tutta la durata dell’olimpiade, dal 23 luglio all’8 agosto, l’Italia ha conquistato almeno una medaglia al giorno, non sono però mancati momenti di ombra soprattutto per quanto riguarda le prestazioni arrivate della scherma, disciplina storica che ha sempre reso vincente il tricolore italiano, che a Tokyo ha mancato i consueti oro e non ha brillato nelle competizioni a squadra e in quelle individuali. Il bottino ottenuto è stato comunque di 3 argento e 2 bronzo.
Gli sport di squadra, quali, pallavolo, beach volley e pallanuoto hanno sfumato la possibilità di andare a medaglia, non confermando così i titoli mondiali e quelli conquistati a Rio nel 2016.
Bene invece il basket, che ha clamorosamente staccato il biglietto per Tokyo in casa della Serbia ma si è dovuta genuflettere alla Francia ai quarti, che è poi andata in finale perdendo contro i colossali americani.
Rivincita invece per le farfalle, la nostra nazionale di ginnastica ritmica, che ha conquistato il bronzo, dimenticando così la medaglia di legno, il quarto posto nella scorsa edizione, e ha suggellato questa olimpiade regalando all’Italia l’ultima medaglia.
Capolavoro nella ginnastica artistica con Vanessa Ferrari che conquista uno strepitoso secondo posto, dopo tutti i successi quello olimpico era infatti l’unico che le mancava.
Incredibili Caterina Banti e Ruggero Tita nella vela, che conquistano l’oro dopo ben 21 anni dall’ultimo, dominando dalla prima all’ultima regata l’agguerrito lotto di avversari. ( Forse hanno portato fortuna le acque di Marina di Ragusa, la costa in cui si sono allenati i nostri neo campioni olimpici?)
Sempre in acqua, passiamo al canottaggio, trionfano Federica Cesarini e Valentina Rodini con un sorprendente oro olimpico. Bronzo per la coppia maschile nella categoria dei pesi leggeri e per il quartetto della categoria quattro senza.
Storici, incredibili e da record del mondo nell’inseguimento maschile della prova di ciclismo su pista, i nostri fantastici quattro: Filippo Ganna, Jonathan Milan, Simone Consonni, Francesco Lamon che regalano il sesto oro di questa edizione. Bronzo nell’omnium per il nostro Elia Viviani, campione olimpico a Rio nel 2016. Secondo bronzo olimpico, dopo quello della passata rassegna, per Elisa Longo Borghini nella prova in linea.
Doppietta nell’arco, fortissimi infatti i nostri arcieri, argento per Mauro Nespoli e bronzo per Lucilla Boari.
Splendido e un po’ amaro invece l ‘argento conquistato da Diana Bacosi nello skeet, tiro a volo. Amaro perché era la campionessa olimpica in carica! Complessivamente l’andamento di questa disciplina non ha soddisfatto i pronostici, che nostalgici delle cinque medaglie conquistate a Rio davano quasi per scontata la conquista di una medaglia per Jessica Rossi, nostra portabandiera a Tokyo e vincitrice delle scorse olimpiadi, che quest’anno però non è nemmeno riuscita a qualificarsi per la finale.
Bene, ma non benissimo nel judo, terzo posto per la vicecampionessa olimpica di Rio Odette Giuffrida, sorpresa di bronzo invece per Maria Centracchio.
Eccezionali gli atleti azzurri nel nuoto, solo l’oro è mancato, ma i successi sono stati tanti: un argento e un bronzo nella staffetta 4×100 stile libero maschile e nella 4x100 mista maschile, un bronzo e un argento con Gregorio Paltrinieri, negli 800 stile libero e nel nuoto di fondo, che reduce da una mononucleosi che l’ha colpito un mese prima dei giochi non si è potuto riconfermare campione olimpico. Bronzo anche per un incredibile Nicolò Martinenghi nei 100 rana e per il giovanissimo Federico Burdisso nei 200 farfalla. Ancora un terzo posto per Simona Quadarella negli 800 stile libero.
Ennesimo e ultimo ai Giochi bronzo, nella lotta libera, per Abraham Conyedo, dopo una emozionante rimonta.
Stupefacente Irma Testa nella boxe, conquista il bronzo, che ha un valore ancora più alto se si pensa che rappresenta la prima medaglia olimpica conquistata da una donna italiana in questa disciplina.
Oro per un supersonico Manfredi Rizza nella canoa K1 200 metri dopo 13 anni dall’ultimo podio olimpico.
Tre meravigliose medaglie nei pesi, un argento per Giorgia Bordignon, e due bronzi di Mirko Zanni e Antonino Pizzolato.
Super oro nel taekwondo con Vito dell’Aquila, che è stato il primo inaspettato oro di questa edizione.
Incantevoli nel karate, disciplina olimpica da questa edizione, Viviana Bottaro che ottiene un bronzo e un formidabile oro per il cosiddetto “gorilla d’Avola” Luigi Busà.
Infine inaspettata e straordinaria la prestazione dei nostri atleti nella regina delle discipline olimpiche, l’atletica leggera. Infatti nello speciale medagliere dedicato a questa gara ci troviamo secondi solo ai mostri sacri dell’atletica, gli americani e davanti agli immancabili keniani. Di seguiti le cinque e indimenticabili medaglie d’oro:
Doppio oro per i pugliesi Antonella Palmisano e Massimo Stano nella 20 km di marcia, da sempre terreno di caccia per i nostri colori.
Straordinario successo nel salto in alto per Gianmarco Tamberi che raggiunge l’apice della carriera ottenendo l’oro olimpico.
Quasi divino Marcell Jacobs che si consacra l’uomo più veloce del mondo nei 100 metri piani, vincendo l’oro col tempo di 9.80 ( nemmeno il più grande atleta della storia italiana, Pietro Mennea, era riuscito in tale impresa, vinse i 200 metri a Mosca, ma mai si qualificò per una finale olimpica nei 100)
L’ultimo trionfo d’orato, percepito dai tifosi e dagli appassionati come il più sensazionale e imprevedibile è stato quello della 4×100 maschile. Filippo Tortu, Marcell Jacobs, Lorenzo Patta e Fausto Desalu, hanno battuto per un centesimo il quartetto inglese rinverdendo la vittoria a Wembley sempre sull’Inghilterra durante gli europei di calcio. Suona quasi una condanna, per i nostri amici d’oltre manica, questa seconda sconfitta.
Meritano inoltre una menzione particolare, gli atleti siciliani che in questi Giochi hanno conquistato complessivamente: una medaglia d’oro, una di argento e due di bronzo.
Nella fattispecie: Luigi Busà di Avola nel karate specialità kumite categoria 75 kg, Daniele Garozzo di Acireale nel fioretto individuale, Antonino Pizzolato di Salaparuta nel sollevamento pesi categoria 87 kg e le catanesi Rossella Fiamingo e Alberta Santuccio nella spada a squadre.
Con le 40 medaglie conquistate a Tokyo manteniamo il sesto posto nel medagliere complessivo di tutte le olimpiadi estive dell’era moderna, a partire quindi da Atene 1896.
Arigato Tokyo!
Ci vediamo presto, perché mancano solo tre anni alle prossime olimpiadi, Parigi 2024!