Domenica 9 maggio, è stata eseguita un’attività di scerbatura e pulitura in una zona del parco archeologico di Occhiolà. L’iniziativa lanciata dalla sede locale di SiciliAntica, associazione regionale di volontariato costituitasi nel 1996, di cui è stato fondatore anche il compianto professore Giacinto Cavallaro, con l’intento di operare per la ricerca, lo studio, la conoscenza, la tutela e la valorizzazione dei beni culturali, si è svolta all’insegna di un intenso impegno culturale e sociale. Hanno infatti preso parte a questo intervento di cura e tutela del sito altre associazioni e diversi volontari.
Avviatasi alle 7.30 del mattino, l’attività di scerbatura ha inizialmente interessato l’area corrispondente il primo nucleo abitativo dell’antica Echetla, la città siculo-ellenizzata che giace sotto le rovine del sito medievale di Occhiolà, lungo la strada provinciale 33, nel tratto che congiunge l’abitato di Grammichele e il santuario della Madonna del Piano per poi proseguire nella zona adiacente all’ingresso del parco archeologico. È stata infine ripulita la zona limitrofa alla chiesa di Santa Venera, nella fattispecie nella parte in cui, domenica 16 maggio, sarà ripristinata la lastra commemorativa dell’11 gennaio 1693. L’iniziativa si è conclusa intorno alle 12 del mattino.
Tutti gli interventi previsti ed eseguiti “in situ” si sono conformati e attenuti alle vigenti norme anti-covid. L’intera attività di pulitura è stata coordinata dal presidente dell’associazione SiciliAntica della corrispettiva sede di Grammichele, Loredana Fragapane, impegnata in queste attività di intervento sul territorio da diversi anni.
Il movente che ha permesso il raggiungimento delle attività previste dall’iniziativa è nato dal desiderio di sensibilizzare e indurre a una maggiore e sistematica tutela e valorizzazione del patrimonio artistico della città di Grammichele, con la speranza di poter giovare di un retaggio culturale tanto prezioso quanto oneroso per ogni singolo cittadino appartenente al comune dal caratteristico centro esagonale. Infine, ma non di secondaria importanza, occorre ricordare che questo lavoro mira alla conservazione per i posteri quindi per tutti coloro che, spinti dall’interesse di ricostruire e conoscere l’identità della propria città natale, volgeranno lo sguardo al passato e a ciò che di questo, siamo stati in grado di salvaguardare e preservare.