Mentre l’Italia torna tingersi di giallo, la Sicilia è una delle 5 Regioni – insieme a Basilicata, Calabria, Puglia e Valle d’Aosta – a restare in zona arancione, quindi con una serie di regole più restrittive da seguire.
Lo prevedono le nuove ordinanze che il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato ieri sulla base dei dati e delle indicazioni della cabina di regia. Queste nuove disposizioni andranno in vigore a partire dal 26 aprile.
Secondo il monitoraggio Iss questa settimana si osserva ancora una lievissima diminuzione della incidenza dei casi di Covid-19, pari a 157,4 per 100.000 abitanti (per la settimana 12/04/2021-18/04/2021) contro 160,5 per 100.000 abitanti della settimana precedente (05/04/2021-11/04/2021). Il dato puntuale a giovedì – che è quello preso a riferimento per le decisioni – sarebbe di 159. Complessivamente, l’incidenza resta elevata e lontana da livelli (50 per 100.000) che permetterebbero il completo ripristino del tracciamento dei casi.
Rimane dunque il tanto discusso coprifuoco (dalle 5 alle 22). Si potrà continuare a fare visita a parenti e amici, anche se solo nello stesso comune e nel limite si una sola volta al giorno. La novità del decreto che entrerà in vigore dal 26 aprile è che, stavolta, ci si potrà presentare fino a 4 persone più eventuali under 14 e disabili.
Per ristoranti e bar continuano le restrizioni sulle consumazioni in loco, mentre nel resto d’Italia tinta di giallo si potrà tornare a consumare al tavolo. Per quanto riguarda la scuola, invece, riaperture in presenza senza limiti per scuole dell’infanzia, primaria, medie e al 50% (almeno) per le superiori. Anche per le Università è previsto, in zona arancione, il ritorno prevalente alle lezioni e alle attività in aula.
Future novità potrebbero arrivare nel prossimo fine settimana, quando verrà pubblicato il nuovo Monitoraggio settimanale ISS e verremo a sapere se anche la Sicilia sarà destinata a tornare a respirare o dovrà ancora navigare nell’incubo arancione.