Riceviamo e pubblichiamo una lettera a firma del professor Giuseppe Palermo, inerente la recente installazione presso la chiesa Madre di Grammichele, di alcune targhette affisse nelle nelle cappelle laterali recanti informazioni delle tele in esse raffigurate e collocate.
Nelle targhette sopra citate, secondo il professore Giuseppe Palermo, vi si presentano alcune inesattezze relative agli autori delle tele e errori di realizzazioni.
Recentemente sono state affisse delle targhette nelle cappelle laterali della Chiesa Matrice di Grammichele allo scopo di fornire indicazioni sulle tele ivi custodite.In relazione al contenuto delle didascalie vorrei precisare che Bartolomeo Grosso, al quale vengono attribuite in blocco le tele di San Nicola, Il Transito di San Giuseppe, La Madonna del Carmelo, la Madonna del Rosario e il Martirio di santa Lucia non era un pittore e pertanto non può esserne considerato autore.
Non si comprende sulla base di quali dati scientifici i suddetti quadri siano stati attribuiti a Bartolomeo Grosso, del quale sappiamo che con mandato di pagamento del 29 marzo 1763 ricevette due onze dal Comune di Grammichele a quel tempo “Università”, in qualità di “capo mastro di questa Città”, “per aver fatto il disegno dello stucco di questa Matrice chiesa uguale a quello di S. Nicolò di Militello”.
Come si evince dal documento testè citato letteralmente, Bartolomeo Grosso andò a Militello per rilevare il disegno degli stucchi della Chiesa Matrice da riprodurre a Grammichele, in qualità di capo mastro e non già come pittore. Le parole sono inequivocabili: stucco non significa pittura. Ragion per cui detto Grosso non può essere stato colui che dipinse le tele a lui attribuite nelle targhette sopra citate, tele che, a tutt’oggi, nonostante grandi sforzi, restano opera di anonimo copista e non già del muratore mastro Bartolomeo Grosso, che nessuno studioso ha mai annoverato tra i pittori dell’area catanese, come erroneamente recitano le precitate targhette. Preciso, inoltre, che i Grosso erano di Occhiolà, ove per lunga tradizione svolgevano il pregevole lavoro di mastri muratori.
Per quanto riguarda la targhetta della Cappella dei Santi Patroni la data 1727 in riferimento al simulacro di Santa Caterina d’Alessandria V. e M. è sicuramente errata, poiché essa fu realizzata nel 1696, sulla base di documenti in mio possesso, che avrò il piacere di fornire al Parroco della Matrice, qualora mi fossero richiesti.
Tutto ciò per amore della verità e non per spirito di polemica.