Il Piemonte, la Sicilia. Un ponte tra le due regioni. Un ponte fatto di coccole, di tantissime coccole, di infinite coccole. Quelle che mamma Irene avrebbe donato alla sua piccina se una violenta emoraggia cerebrale non l’avesse strappata via alla vita. Era il 30 settembre 2017 e mentre mamma Irene si spegneva, una nuova vita, quella della sua piccola Emma Maria, stava nascendo. Da quel momento in poi tantissime cose sono cambiate e tante sono rimaste le stesse, come il sorriso della piccola Emma Maria e l’amore che nutriamo ancora per mamma Irene che ci spinge a costruire questo ponte e arrivare fino alla sua città d’origine: Grammichele. E a scrivere questo articolo è la sorella di mamma Irene, nonché vicepresidente dell’associazione ed orgogliosa di essere una grammichelese che vive a Torino. Mia sorella non è riuscita a diventare mamma su questa terra ma fino alla fine ha protetto nel suo grembo la sua piccolina e ha assicurato che tutti noi potessimo vedere il sorriso della dolce Emma Maria. Da quel giorno io e il papà di Emma Maria, abbiamo raccolto le forze che ci erano rimaste per dedicarci a donare amore alla piccola, nata alla trentaduesima settimana e, varcando le soglie del reparto di terapia intensiva neonatale, abbiamo scoperto un mondo nuovo animato da piccoli grandi creature che sono guerrieri della vita: i bimbi prematuri e i neonati in TIN. Per l’associazione ma anche per me, significa tantissimo questo ponte con Grammichele, significa rafforzare il legame con la mia terra natia, con il mio paese che contiene tanti pezzi del mio cuore e significa anche onorare la memoria di mia sorella e celebrare la vita, sempre. Le coccole di mamma Irene è una storia di approfondita collaborazione, una storia di dolore, di rinascita, di speranza e fiducia. Insieme siamo diventati un gruppo di volontari che dedicano tempo e passione per celebrare la vita attraverso il calore, l’affetto e le coccole che vogliamo donare ai bambini ospedalizzati. Noi volontari dell’associazione Le Coccole di Mamma Irene cerchiamo di supplire la carenza di coccole e di calore umano laddove i piccolini prematuri e non, sono abbandonati oppure nei momenti in cui i genitori per vicissitudini personali, lavorative o altro, non riescono ad essere presenti con costanza. Per onorare la memoria di mamma Irene abbiamo cercato di costruire un’occasione speciale nel giorno che celebra tutte le generatrici di vita, la festa della mamma che quest’anno sarà il 12 maggio. Abbiamo costruito un bando rivolto agli studenti delle Scuole Secondarie di primo grado della città di Grammichele. L’obiettivo del concorso è quello di sensibilizzare la cittadinanza e gli studenti al valore delle coccole nel percorso di crescita. Presenza affettiva, calore umano e amore incondizionato sono essenziali per un sano e armonioso sviluppo psicofisico. Il bando prevede la realizzazione di un disegno/elaborato grafico pensato per essere la copertina del diario di culla per i bimbi della terapia intensiva neonatale degli ospedali di Torino. Ad ogni bimbo ricoverato sarà dedicato un quaderno che raccoglierà i vissuti e le esperienze di chi lo circonda e rappresenterà una memoria storica ed emotiva dei giorni passati in ospedale. La data scelta per premiare il vincitore dell’iniziativa e tutti i partecipanti, è quella della Festa della mamma, occasione simbolica per ricordare la dolcezza di Irene e l’impegno di tutte le mamme della città. E’ per questa ragione che tutta la cittadinanza è invitata a partecipare all’esposizione dei disegni (visibili a partire dall’ 11 maggio) e alla premiazione ufficiale il 12 maggio alle ore 10.30 presso l’Aula Consiliare di Grammichele. Un grazie speciale a tutte la mia famiglia e a tutte le persone che continuano ad amare Irene e che hanno organizzato tutto ciò, senza di loro nulla sarebbe stato possibile. Un grazie al sindaco di Grammichele Giuseppe Purpora, a Samuele Palermo amico e presidente del consiglio comunale, alle scuole secondarie di primo grado che hanno partecipato. Grazie ancora a mia sorella Irene che oggi ci segue dalla regia. E un ultimo ringraziamento ad Emma Maria e al suo innocente coraggio. Lei non lo sa ancora o forse sì, ma è la medicina più dolce che ha quasi salvato tutti. La vita ha vinto sulla morte ma chi davvero ha vinto sono le coccole e l’amore!
Carmen Settanta per le Coccole di Mamma irene