Tra le festività del mese di febbraio (LEGGI ARTICOLO), che caratterizzano il nostro territorio e in particolare Grammichele, quella della festa di San Biagio, sicuramente si colloca al primo posto in termini di fede devozione, e tradizione popolare.
Scenario della festa di San Biagio e la chiesa parrocchiale di S.Anna, dove è custodita una statua che raffigura il vescovo Biagio; poco si conosce della vita di San Biagio, di cui ogni 3 febbraio si festeggia la memoria liturgica. Si sa che fu medico e vescovo di Sebaste in Armenia e che il suo martirio è avvenuto durante le persecuzioni dei cristiani, intorno al 316, nel corso dei contrasti tra gli imperatori Costantino (Occidente) e Licino (Oriente).
Nella sua città natale, dove svolse il suo ministero vescovile, si narra che operò numerosi miracoli, tra gli altri si ricorda quello per cui è conosciuto, ossia, la guarigione, avvenuta durante il periodo della sua prigionia, di un ragazzo da una lisca di pesce conficcata nella trachea. Tutt’oggi, infatti, il Santo lo si invoca per i “mali alla gola”.
È tradizione introdurre, nel mezzo della celebrazione liturgica, una speciale benedizione alle “gole” dei fedeli, impartita dal parroco incrociando due candele (anticamente si usava olio benedetto).
Interessanti sono anche alcune tradizioni popolari tramandatesi nel tempo in occasione dei festeggiamenti del Santo. Chi usa, come a Milano, festeggiare in famiglia mangiando i resti dei panettoni avanzati appositamente a Natale, e chi prepara dei dolci tipici con forme particolari, che ricordano il santo, benedetti dal parroco e distribuiti poi ai fedeli.
E proprio quest’ultima usanza che a Grammichele trova spazio tra le tradizioni popolari con i particolari “PANETTI DI SAN BIAGIO” << i panuzza di San Biagio>> i quali secondo un antica e segreta ricetta custodita dai parrocchiani, ogni anno vengono preparati nel giorno precedente alla festa nei locali parrocchiali.Anche quest’anno il rito della preparazione dei PANETTI DI SAN BIAGIO << i panuzza di San Biagio>> si è ripetuta nella mattinata del 2 febbraio a cura di circa 20 parrocchiani, che portando gli ingredienti molte delle volte offerti, hanno realizzato circa 700 sacchetti contenenti ognuno circa 7 / 8 panetti di San Biagio di forma di rombo; i panetti dopo la lavorazione vengono infornati ogni anno in un panificio di Grammichele che offre gratuitamente questo servizio in devozione a San Biagio.I panetti, << i panuzza di San Biagio>> verranno benedetti dopo la prima celebrazione eucaristica delle ore 10,00 e saranno a disposizione per tutta la giornata, dei tanti fedeli che vorranno portarli nelle proprie abitazioni.
Richiamando il miracolo di San Biagio della liberazione della gola, alla conclusione delle celebrazioni eucaristiche delle ore 10.00 e delle ore 19.00, il sacerdote procede alla benedizione della gola attraverso l’imposizione simbolica di due candele.
Ringraziamo la comunità parrocchiale di S.Anna per averci aperto le porte durante le fasi della preparazione dei PANETTI << i panuzza >> di San Biagio.