Nel giorno 13 Dicembre viene commemorata e festeggiata Santa Lucia, pur non essendo “ Santa Patrona” del nostro paese, tale ricorrenza è molto sentita, sicuramente per la diffusione del nome che tante donne portano, infatti molti di noi avranno in famiglia o amiche di nome “Lucia” a cui rivolgere gli auguri di onomastico, e poi perché era di origine siciliana. Santa Lucia è la protettrice degli occhi e della vista, e inoltre dei ciechi, degli oculisti, degli elettricisti e degli scalpellini e viene spesso invocata nelle malattie degli occhi.
È considerata per tradizione, la patrona della vista e di tutti coloro che ne soffrono, come i non vedenti, i miopi, gli astigmatici. Presso l’urna che accoglie le sacre spoglie della santa in San Geremia a Venezia, vengono quotidianamente portati ex voto e grazie ricevute che attestano la munificenza di santa Lucia nel dispensare grazie.
Conosciamo meglio Santa Lucia:
Lucia nasce in Sicilia, a Siracusa, nell’anno 281, in una famiglia cristiana e molto benestante. Orfana di padre molto giovane, si lega tanto alla madre, Eutichia, che da lungo tempo soffre di una grave forma emorragica, e per lei si reca in pellegrinaggio a Catania sulla tomba di sant’Agata per implorare la sua guarigione. Ma sant’Agata le apparve in sogno dicendole “tu stessa hai il potere di guarire tua madre, perché tu stessa ti sei consacrata a Cristo”. Contemporaneamente la madre di Lucia guariva dalla sua malattia.
Lucia torna a Siracusa e decide di votarsi a Dio, donando tutti i suoi averi ai poveri e rinunciando al promesso matrimonio con un suo giovane concittadino. Egli, rabbioso, denunciò Lucia al prefetto della città, che la fece arrestare con l’accusa di essere cristiana. Era in atto allora l’ultima e più feroce persecuzione contro i cristiani ad opera di Diocleziano.
La giovane Lucia fu sottoposta a processo, durante il quale le venne chiesto di abiurare la fede cristiana, ma di fronte alla sua irremovibilità venne torturata (le furono anche strappati gli occhi, fu gettata tra le fiamme, le fu fatta trapassare una spada nella gola) e fu condannata a morte, per decapitazione, il 13 dicembre 304.
Il corpo di Lucia venne sepolto a Siracusa, nelle catacombe che portano il suo nome, e sopra la sua tomba venne edificata una chiesa, meta ancora oggi di numerosi pellegrinaggi. Fin da subito venerata dai siracusani, Santa Lucia divenne la patrona della città.
Il suo corpo rimase a Siracusa fino al 1039, anno in cui fu trasferito a Costantinopoli per essere protetto dai Saraceni. Nel 1204 i veneziani lo trasportarono nel monastero di San Giorgio ed elessero Santa Lucia co-patrona di Venezia. Una grande chiesa fu anche costruita per la Santa e lì il suo corpo venne conservato fino al 1863, quando venne deciso di demolire la chiesa per costruire la stazione ferroviaria (che porta il nome di Santa Lucia). Da allora il corpo della Santa è conservato nella chiesa dei Santi Geremia e Lucia a Venezia, ma alcune sue reliquie si trovano sparse in molte città d’Italia e anche d’Europa,
Festeggiamenti e tradizioni:
Santa Lucia è la “Santissima Patrona” di vari paesi dell’Italia da nord a sud, ovviamente anche nel paese in cui ci riferiscono i cenni storici sia nata, ovvero Siracusa, in questi giorni si svolgono i festeggiamenti in suo onore e tante sono anche gli usi e le tradizioni che si tramandano tra regione e regione. In Sicilia tra le più diffuse in tutta l’isola vi è quella della preparazione della “cuccia”, un piatto semplice, composto da ceci e grano, con varanti dolci o salate e condita secondo i propri gusti. La preparazione di questa pietanza richiede alcuni giorni, nelle case siciliane soprattutto di un tempo era motivo di festa e di condivisione per riunirsi con parenti e amici e gustarla insieme, o per distribuirla tra vicini e familiari.
Non ci resta che rivolgere i nostri auguri a tutte le “Lucie”, e buona “cuccia”a tutti!!!
Di: Arianna Proia