Grammichele, sfiduciato il sindaco Canzoniere, decade il suo mandato, ora commissariamento

Dopo esattamente 920 giorni dall’insediamento, è finita la quarta esperienza sindacale di Salvatore Canzoniere. Di fronte a un gremito pubblico, e alla quasi totalità dei consiglieri (risultava assente solo la consigliera Umana), è stata discussa la mozione di sfiducia, presentata da ben 14 consiglieri, e ante-ceduta dalla dimissione di 3 assessori.

RIVEDI LA DIRETTA DI IERI

La seduta del consiglio comunale, trasmessa in esclusiva in diretta streaming sul nostro sito, è durata 4 ore, con diverse interruzioni, e momenti di tensione. In particolare la consigliera Desireè Greco dopo un diverbio abbastanza acceso con il consigliere Paolo Filia ha avuto un piccolo malore, ed ha dovuto abbandonare per almeno un’ora la seduta (per poi però ritornare e votare sfavorevolmente la mozione), e i vari consiglieri presenti in aula hanno detto la loro, fra dichiarazioni spontanee e dichiarazioni di voto.

La seduta si è aperta con il presidente del consiglio Pietro Palermo che ha messo “a disposizione la sua carica”, pur di salvare il salvabile, ricostruire una maggioranza ed evitare il commissariamento, ma il suo ultimo tentativo è andato a vuoto. Nella dichiarazione, molto lunga, del sindaco, infine, si sono ripercorse vicende che hanno segnato la politica di questi ultimi due anni: la riacquisizione degli impianti idrici dopo la sentenza contro la SIE, il nuovo fronte aperto contro la SOLE per l’impianto di illuminazione pubblica, ed infine le varie problematiche politiche, dal continuo assecondarsi di assessori, al discusso programma elettorale, del quale, secondo i consiglieri, il sindaco non ha mai tenuto conto, e non ha mai completato.

L'ultimo discorso di Canzoniere al consiglio

L’ultimo discorso di Canzoniere al consiglio

Il programma l’abbiamo scritto insieme. Ma tra il programma e la situazione reale c’è sempre un mare. Intanto il programma vale per 5 anni, adesso si sta interrompendo l’esperienza sindacale in un momento in cui siamo a metà. Io vorrei capire se tutta questa operazione che è stata messa assieme da forze diverse, è una bugia dire che io non ho rispettato la maggioranza. Forse non ho risposto adeguatamente, ma ho pensato di rispondere con i fatti, di attuare le cose che si devono fare. Ho la coscienza a posto. Come mai io non sono più in grado di lavorare, visto che non è la mia prima esperienza? Sono stato sindaco in passato, e quando lo sono stato la città ha vissuto il periodo più florido della storia. In questo momento, in questa fase, abbiamo difficoltà economiche. Abbiamo avuto un taglio di un milione e mezzo dalla regione, trasferimenti in meno. Non abbiamo sopperito a questo problema aumentando le tasse ai cittadini, quello è stato solo una parte, per far funzionare il bilancio. Noi abbiamo trovato il bilancio disastrato, con il patto di stabilità sforato, e l’abbiamo sistemato. Questa barca andava riparare, e ci abbiamo messo 2 anni e mezzo per farlo. Adesso forse si può cominciare a sperare, attingere a finanziamenti e fondi europei. Dal bilancio regionale non esce più un soldo che aiuti i comuni. ABBIAMO SALVATO IL COMUNE DAL DISSESTO.
Ho agito al massimo delle mie possibilità

Hanno parlato ancora i consiglieri di opposizione, in particolare il primo firmatario della mozione, Zapparrata, i consiglieri del PD, Barone e Scirè, il consigliere Larocca, ed anche il consigliere Sileci. Hanno tutti concordato nel definire il sindaco “inadeguato“, e l’azione amministrativa inutile e priva di sbocchi per il futuro, così come il sindaco ha potuto trovare appoggio nelle consigliere Palermo e Tornello, nel consigliere Costanzo, uniti nel definire difficoltoso e pericoloso affidare il comune a un commissario, e denunciando la situazione politica del consiglio, troppe volte sotto scacco di chi ha svolto l’incarico per la poltrona, e non per spirito di servizio e passione.

Al termine della seduta, si è proceduta alla votazione per appello, e i 14 consiglieri firmatari hanno riconfermato la sfiducia, decretando la fine del Canzoniere-quater.

Cosa succede ora?

Per la prima volta nella storia della città di Grammichele un sindaco è stato sfiduciato. La sua carica è decaduta, così come tutte le cariche assessoriali, e il consiglio comunale è stato sciolto. L’approvazione della mozione comporta l’immediata cessazione degli organi del comune la conseguente adozione del decreto del Presidente della Regione, su proposta dell’Assessore regionale della famiglia e delle autonomie locali, con il quale si procede alla dichiarazione di anticipata cessazione dalla carica degli organi elettivi del comune nonché alla nomina di un commissario per l’amministrazione dell’ente. Nella prima data utile (probabilmente maggio 2016), si andrà di nuovo alle elezioni amministrative, e ancora una volta il destino della città verrà rimesso nella mani dei cittadini.

,
3 comments to “Grammichele, sfiduciato il sindaco Canzoniere, decade il suo mandato, ora commissariamento”
  1. Pingback: Canzoniere: «E' stato fermato ogni processo di cambiamento, e di difesa degli interessi pubblici, per delle frustrazioni personali» • Grammichele.eu

  2. Pingback: Salvatore Cannizzo è il candidato sindaco di "Noi con Salvini" a Grammichele • Grammichele.eu

  3. Pingback: Grammichele: comincia la corsa al Municipio, fra avvocati e capitani • Grammichele.eu

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *