Riceviamo e pubblichiamo il comunicato firmato da Giuseppe Pappalardo, Sabrina Morello e dal Patto per la Partecipazione Popolare Area Vasta, inerente la democrazia Partecipata 2024 in corso di svolgimento a Grammichele.
“Democrazia Partecipata a Grammichele anno 2024, Dagli anni ’90 si comincia a parlare in Italia di forme di democrazia partecipata e di processi, quindi, che permettano ai cittadini di concorrere nel posto dove vivono alle scelte quotidiane fatte dagli amministratori pubblici. Il tentativo è quello di andare oltre la delega totale del potere ai rappresentanti politici attraverso un semplice voto espresso ogni 5 anni. L’obiettivo non è certamente quello di sostituire il ruolo degli amministratori ma quanto invece quello di armonizzare l’equilibrio delle diverse forme di politica del nostro paese. Sono milioni, in Italia, i cittadini che senza scopo di lucro sono impegnati nella società, agendo da singoli o associandosi in comitati, movimenti, campagne, associazioni. L’intento delle varie forme di democrazia partecipata, in senso ampio, è quello di contribuire a dare una pari dignità sia alla politica tradizionale dei partiti, sia a quella politica diffusa, fondata sulla partecipazione dei cittadini e sull’autogestione dal basso.
In Sicilia, la democrazia partecipata arriva come sempre in forma particolare e unica, con la Legge Regionale n. 5 del 2014, che riporta esclusivamente le testuali parole “Ai comuni è fatto obbligo di spendere almeno il 2 per cento delle somme loro trasferite con forme di democrazia partecipata, utilizzando strumenti che coinvolgano la cittadinanza per la scelta di azioni di interesse comune”. L’anno dopo si aggiunge “pena la restituzione nell’esercizio finanziario successivo delle somme non utilizzate secondo tali modalità” (L.R. n. 9/2015). Solo con la Legge Regionale n. 8 del’8 maggio 2018 si invitano finalmente i Comuni ad adottare un apposito regolamento che definisca le modalità della partecipazione in maniera più specifica. Si indica che ogni cittadino o gruppo di cittadini può presentare un progetto per definire come spendere i fondi destinati alla democrazia partecipata e che la valutazione dei progetti spetta alla cittadinanza, che deve essere messa nelle condizioni di esprimere un preferenza. Tale regolamento, nella nostra Grammichele, viene approvato con la Delibera di Consiglio Comunale n. 4 del 26 febbraio 2019.
I dati ufficiali su “somma a disposizione”, “somma spesa” e “somma restituita” per ogni Comune sono forniti dall’Assessorato Regionale alle autonomie locali con un decreto che solitamente viene pubblicato a fine anno e nel quale si pubblicano i dati relativi a due annualità precedenti. È per questo che è di oggi la notizia che Grammichele fa parte dei Comuni sanzionati per mancata attivazione dei processi di democrazia partecipata nell’anno 2022 (D.D.G. n. 446 del 25 ottobre 2024). A Grammichele, la somma a disposizione per la democrazia partecipata viene sistematicamente restituita alla regione ogni anno dal 2016, ad eccezione del 2018 in cui risultano essere stati spesi 3.150€.
A quanto ci risulta, il 2024 è il primo anno in cui a Grammichele viene prodotto un avviso pubblico che contiene le modalità di partecipazione della cittadinanza alla democrazia partecipata, con allegata una scheda per la presentazione delle proposte di progetto. Il 22 luglio 2024, presso l’Aula Consiliare, viene organizzata per la prima volta un’assemblea pubblica in cui si illustra il funzionamento dello strumento alla cittadinanza, con la partecipazione di numerosi cittadini e associazioni. Ben 10 associazioni e alcuni cittadini singoli presentano una richiesta di proroga alla data di scadenza per la presentazione dei progetti, richiesta che viene favorevolmente accolta dall’amministrazione e che sposta tale data di 1 mese, al 31 agosto 2024. Ad oggi, 5 novembre 2024, dopo 2 mesi, non sono ancora state rese note le proposte di progetto avanzate dai cittadini e ammesse alla fase di votazione, come non si conosce quali saranno i tempi e le modalità di tale votazione.
Dai fatti esposti sembrerebbe che un nuovo corso sia stato intrapreso dall’attuale amministrazione, volto all’avvicinare i cittadini alla vita politica del nostro Comune. Il fatto che si sia organizzata un’assemblea pubblica e che si sia concessa una proroga dimostra che l’amministrazione sembra avere l’intento non solo di attivare semplicemente la democrazia partecipata, ma di migliorarne la qualità del processo. Siamo quindi fiduciosi che, nel rispetto dei termini posti dalla normativa, e sulla base del forte interesse dimostrato da numerosi cittadini, in tempi brevissimi arriveranno chiarimenti sullo stato di avanzamento della Democrazia Partecipata anno 2024, in modo da permettere una fase sufficientemente lunga di pubblicizzazione e votazione dei progetti ammessi.“