Riceviamo e pubblichiamo comunicato stampa redatto dall’ufficio stampa della procura della repubblica di Caltagirone e il comando provinciale dei carabinieri di Catania
I militari della Compagnia di Caltagirone hanno dato esecuzione ad un provvedimento restrittivo emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Caltagirone nei confronti di un 61enne di Grammichele, gravemente indiziato dei reati di violenza sessuale e tentata violenza sessuale.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Caltagirone e condotte dal Comando Stazione di Grammichele,sono scaturite dalla querela sporta, nel mese di maggio u.s., da una 15enne studentessa di un istituto scolastico del Comune di Grammichele. La giovane descriveva di aver subito, da parte del proprio dirigente scolastico, soprattutto nel corso di reiterate convocazioni presso l’ufficio di presidenza, delle attenzioni simili ad un corteggiamento ricco di epiteti amorevoli, abbracci, “like” su alcune foto dalla stessa pubblicate sul proprio profilo Instagram; ma il coraggio della studentessa di denunciare è dipeso dall’episodio in cui il preside, dopo averla chiamata nel suo ufficio ed aver chiuso la porta, le avrebbe chiesto dei “bacini”, proponendosi altresì di darle dei “morsi”, baciandola poi sul collo, non riuscendo sulla bocca, solo grazie alle resistenze opposte dalla ragazza.
Quanto denunciato dalla giovane ha dato avvio d’urgenza ad attività tecniche d’indagine, che hanno consentito di ricostruire un quadro più ampio,nel quale altre studentesse minorenni avrebbero patito avances simili a quelle narrate dalla denunciante.
Infatti, i Carabinieri hanno ascoltato sei giovani ragazze con l’ausilio di un esperto in psicologia, ognuna delle quali ha raccontato le molestie subite dal preside. Grazie a queste testimonianze, è stato delineato il contestato modus operandi dell’arrestato, il quale avrebbe convocato le studentesse nel proprio ufficio,creando una situazione di intimità con le minori, con il pretesto di discutere del loro rendimento scolastico. Una volta soli, diceva loro che le avrebbe “sculacciate” se non avessero studiato o che le avrebbe “prese a morsi”, attuando tentativi di approccio con abbracci, pacche sul sedere, toccamenti di zone erogene come i fianchi o carezze sui ventri nudi.
In due circostanze, inoltre, l’uomo si sarebbe spinto nello strusciare, durante un abbraccio, la mano della minore contro le sue parti intime, nonché avrebbe posato le sue dite sulle labbra della studentessa dopo averle lui stesso baciate.
Le indagini hanno permesso di acquisire un importante quadro indiziario nei confronti dell’arrestato per tali episodi avvenuti nel corso dell’anno scolastico, aggravati dalla minore età delle persone offese, nonché dall’aver agito quale pubblico ufficiale nell’esercizio delle sue funzioni di dirigente all’interno di un istituto di istruzione.
In forza del provvedimento cautelare emesso dall’Autorità Giudiziaria, il 61enne è stato collocato al regime degli arresti domiciliari presso la sua abitazione.
In sede di interrogatorio di garanzia innanzi al GIP di Caltagirone, l’indagato si avvaleva della facoltà di non rispondere, rilasciando unicamente delle spontanee dichiarazioni.