Una giornata di festa e gioia si è trasformata in tragedia a Militello in Val di Catania. Durante la tradizionale “Nisciuta” in piazza Vittorio Emanuele, un oggetto improvvisamente volato ha causato un incidente, portando alla perdita di una vita e ferendo gravemente un’altra persona. La comunità è scossa da questo tragico evento.
Un tubo di un compressore metallico utilizzato nel corso della “sparata” di coriandoli, è improvvisamente esploso, causando la morte di una persona che stava assistendo ai festeggiamenti della “Nisciuta”, l’evento patronale dedicato al Santissimo Salvatore, che si tiene annualmente a Militello.
L’incidente ha avuto luogo durante l’uscita del simulacro del SS. Salvatore, quando i cieli di Militello si sono illuminati dai colori vivaci dei coriandoli. Tuttavia, la festa è stata funestata da un rumore assordante e da un’esplosione improvvisa. Il tubo del compressore metallico è stato scagliato in aria, colpendo un cittadino e causando conseguenze fatali.
Franco Carrera, 65 anni, è stato colpito da parti metalliche di un “cannoncino spara coriandoli” durante gli spettacoli del Santissimo Salvatore a Militello in Val di Catania. L’incidente è avvenuto poco dopo l’uscita del fercolo del patrono e ha trasformato una giornata di festa in un’esperienza traumatica. Il macchinario ad aria compressa, che avrebbe dovuto creare un effetto spettacolare con i coriandoli, è esploso, colpendo mortalmente Carrera e ferendo gravemente sua moglie.
La vittima è stata colpita in modo fatale e nonostante il rapido intervento dei soccorsi, non è sopravvissuto alle ferite. La moglie è rimasta ferita al braccio e potrebbe aver bisogno di un intervento chirurgico. Diverse altre persone sono state colpite da schegge di legno e metallo durante l’incidente, ma per fortuna le loro ferite non sono state gravi.
I festeggiamenti sono stati immediatamente sospesi, gettando un’ombra di lutto sulla giornata che avrebbe dovuto essere di celebrazione e unione. Il parroco e il comitato organizzatore hanno chiesto rispetto e comprensione per la situazione, esonerando le ditte responsabili dell’accensione dei fuochi pirotecnici da ogni responsabilità.
Il Vescovo di Caltagirone, S.E. Monsignor Calogero Peri, ha espresso il suo sgomento per l’incidente e ha offerto le sue condoglianze alle vittime e alle loro famiglie. La comunità è unita nel dolore e nella preghiera, cercando conforto in un momento così difficile.
La Procura di Caltagirone ha avviato un’indagine per determinare le cause dell’incidente. Gli inquirenti si stanno concentrando su come il “cannoncino spara coriandoli”, alimentato da un sistema ad aria compressa, abbia potuto causare un’esplosione così devastante. Saranno acquisite anche le immagini girate dalla trasmissione televisiva Video Mediterraneo, che stava registrando il festival in diretta.