“Il Sogno Americano” premiato Nino Cutraro, The GrammyMan!

Un pugno di amici, 48 anni fa

Immaginate di ritrovarvi nella calda estate del 1975, l’anno in cui i Queen pubblicarono il singolo Bohemian Rhapsody e quello in cui fu sancita in Italia la parità giuridica fra i due coniugi, e di dover salutare quasi fosse un addio, i vostri più cari amici. Ciò che vi aspetta sta al di là dei confini che vi rappresentano, oltreoceano.

Nino Cutraro e amici nel 1975

Grammichele 1975

E’ ciò che è accaduto al nostro concittadino Nino Cutraro in un’afosa giornata di metà agosto di 48 anni fa, in partenza per gli Stati Uniti D’America. Lo stesso che giovedì 22 giugno 2023 è stato “il primo assegnatario”, queste le parole del Sindaco Giuseppe Greco, del premio istituito dal comune: “Grammichelesi nel Mondo”.

Nino Cutraro e amministrazione

Da destra: Michele Cappella, Nino Cutraro, l’amministrazione comunale e Nuccio Merlini, Foto Astuto

Nino Cutraro e Michele Cappella, Foto Astuto

La sua storia è stata presentata in aula consiliare dall’ex deputato Michele Cappella. Nel corso del suo intervento, intersecando i ricordi di un’amicizia longeva e le pagine del libro che nel contempo è stato presentato, ha raccontato con orgoglio ed entusiasmo, come solo un vero amico può fare, la straordinaria esperienza negli States dell’ ormai italo-americano, Nino Cutraro.

Il Libro “Taboo”

Taboo, the inside story of how entrepreneur Nino Cutraro created some of the most celebrated nightclubs in America” è infatti il libro scritto da R. J. King per celebrare una storia che parla di riscatto e determinazione di un uomo che dal basso, ha tenuto a sottolineare Michele Cappella, ha imparato a vivere e a realizzarsi.

Il Sogno Americano

Nella lontana Detroit, in cui intraprende il nuovo percorso di vita, Nino vive ogni opportunità che la città del Michigan ha da offrirgli, tra cui l’inglese che disconosceva. I primi anni infatti sono i più duri, inizia con gli impieghi più umili, lavorando nelle fognature. Tuttavia nel corso tempo, affiancato dallo zio che già abitava nella città, si mette in gioco e avvia una serie di investimenti e attività. Acquista un bowling, successivamente apre la discoteca “La Notte”, ma è il 1985 l’anno di svolta, quando fonda il nightclub “Taboo”.

Nino accresce nel corso degli anni, con grande fiuto e perseveranza, la notorietà degli altri locali che aprirà, quelli notturni (come il “Metropolitan Musicafè), pub “(Sangria”) e dei ristoranti (“Intermezzo”,  “Bella Piatti” e “Màre Mediterranean” inaugurati in Inghilterra) , anche grazie al prezioso sostegno della moglie Liz. Figura fondamentale che ha sentitamente ringraziato durante la premiazione, citando con affetto anche la mamma e la figlia.

Tra celebrità e campioni

Le sue attività diverranno così prestigiose, a tal punto da ospitare personalità mondiali e autorevoli. Ecco di seguito alcuni nomi delle celebrità incontrare da Cutraro (impossibile citarle tutte): Madonna, Adam Levine, Tony Orlando, Aretha Franklin, Steve Wonder, Prince, Ozzy Osbourne, Brian Wilson dei Beach Boys, Black Sabbath, Pharrell Williams, Kiss, Steven Tyler, David Bowie, Ian Anderson dei Jethro Tull, Luciano Pavarotti, l’ex vice Presidente degli Stati Uniti Al Gore, Francis Ford Coppola, Stanley Tucci, Michael Bay, Michael Moore.

Cutrato e Pavarotti

Luciano Pavarotti e Nino Cutraro

Cutraro e Obsbourne

Ozzy Obsbourne e Nino Cutraro

Da grande appassionato di Formula 1, dato il prestigio guadagnatosi con la sua capacità imprenditoriale, ha la possibilità di incontrare alcuni tra i più grandi piloti automobilistici, come il tanto amato e compianto Ayrton Senna e il britannico Nigel Mansell. 

Cutraro e Black Sabbath

I Black Sabbath e Nino Cutraro

Da destra: Felicity Blunt, Stanley Tucci e Nino Cutraro a Londra per la premiere di “Transformes 4”

 

Diviene suo grande amico l’attore statunitense Mark Wahlberg, che lo farà apparire nei panni di uno scienziato nel film “Transformers 4” nonostante si scelse alla fine di tagliare la scena. I due diventeranno soci, lavorando su un fast food di successo.

The GrammyMan e le radici: Grammichele

Da destra: M. Cappella, N. Cutraro e il Sindaco G. Greco, Foto Astuto

Nino Cutraro non ha mai dimenticato la sua città natìa, in cui torna spesso e di cui viene data una piccola panoramica nel secondo capitolo del libro. Per questo abbiamo deciso di chiamarlo “The GrammyMan” sia in riferimento a un’ipotetica abbreviazione della città di Grammichele, sia perché il Grammy rappresenta, proprio negli Stati Uniti, un grande riconoscimento.

I doni del comune a Nino Cutraro, Foto Astuto

Il garbo e l’emozione di Nino hanno chiuso la premiazione e mostrato ai presenti il profilo di una persona che, come afferma lui stesso, si è sempre sentito un ragazzo ordinario, con una vita straordinaria. Perché alla fine

 

Ho imparato e capito che siamo tutti uguali. Ricco o povero, famoso o comune, acculturato o semplice, giovane o adulto, viviamo tutti insieme in questa terra, creando la nostra strada nel mondo

-Taboo p.10

,

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *