DAL QUOTIDIANO ” LA SICILIA” DEL 18 MARZO 2015 A FIRMA DI NUCCIO MERLINI
Gioia e soddisfazione per molti, ma non per tutti.
Questi i sentimenti che si sono registrati a grammichele quando il dirigente scolastico e i docenti del liceo artistico “R. Libertini” hanno deciso di far trascorrere agli studenti “H” (disabili) una giornata particolare al Museo archeologico ospitato nei locali del Comune. Gioia ma anche delusione perché non è stato possibile farlo visitare a due studenti non deambulanti.
«Prima della visita al museo – dichiara il dirigente scolastico, Massimo Totò Inzirillo – abbiamo proiettato un video realizzato dal prof. Saro Messina e la soddisfazione degli allievi era palpabile, perché per molti di loro il museo era qualcosa di inavvicinabile e vederlo da vicino è stato come realizzare un sogno».
«Purtroppo però – continua il dirigente scolastico – alla gioia di tanti ha fatto riscontro il rammarico di due allievi non deambulanti che, a causa della presenza di barriere architettoniche, non sono potuti entrare al museo e sono rimasti desolatamente fuori in compagnia della loro insegnante con gli occhi rivolti verso i propri compagni».
«Per i ragazzi – spiega il prof. Sebastiano Aiello, che con i colleghi ha fatto da cicerone ai ragazzi – una esperienza indimenticabile anche perché hanno potuto vedere e quasi toccare con mano la riproduzione di un vaso ritrovato ad Occhiolà e da noi fedelmente riprodotto e, quindi, oltre che una visita è stata una lezione dal vivo».
«Dobbiamo ringraziare dirigente e professori – hanno detto alcuni dei ragazzi – perché per noi la visita al museo è stata un evento eccezionale, poiché non credevamo che nei tempi antichi gli abitanti di Occhiolà fossero così bravi a realizzare quello che oggi abbiamo visto, Inoltre, abbiamo constatato come erano le tombe degli antichi abitanti e quante cose mettevano in quei sepolcri a forma di giare».
Una bella e significativa esperienza per i ragazzi ma anche il grande rammarico per i due studenti che non hanno potuto condividere con i loro compagni la gioia di visitare il museo. Alla fine, però, tutti contenti e felici, perché il dirigente ha fatto gustare loro dolci, cornetti e spremute d’arancia.
Un episodio che speriamo resti isolato, perché con una modica spesa si potrebbe dare a tutti la possibilità di accedere al museo.