Il 10 dicembre è stata finalmente riaperta al pubblico la Casa Museo di Pirandello in contrada Caos ad Agrigento.
L’evento è stato presieduto dal presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci e dall’assessore ai Beni culturali Alberto Samonà, che, a seguito di un lavoro di manutenzione, adeguamento e abbattimento delle barriere architettoniche, sono riusciti a rendere nuovamente fruibile questo importante monumento.
La Casa natale di Luigi Pirandello, drammaturgo siciliano che ricevette il Premio Nobel per la letteratura nel 1934, fu dichiarata monumento nazionale nel 1949 e acquistata da parte della Regione tre anni dopo senza mai ricevere nessuna cura e nessun intervento di adeguamento. La Casa Museo adesso presenta un nuovo allestimento curato da TIM e ETT a cui sono state integrate esperienze multimediali come la voce narrante di Leo Gullotta che come guida accompagna i visitatori nelle diverse postazioni. Attraverso un’applicazione per smartphone è possibile poter usufruire di materiali di approfondimento come testi e audio sia all’interno che al di fuori della Casa Museo. Da qualsiasi dispositivo sul web è disponibile il “Virtual Tour” con immagini a 360°.
La Casa Museo di Pirandello è stata suddivisa in 6 sale, ognuna dedicata a un tema: la prima sala è dedicata a “l’uomo e la famiglia”, la seconda sala al “Teatro e cinema”, la terza sala a “Vita e morte”, la quarta sala a “Sala delle parole”, la quinta sala a “Romanzi, novelle e poesie” e la sesta sala a “Le maschere”. Le sale conducono i vari turisti all’interno di un viaggio nella vita e negli affetti di Pirandello come quello nei confronti della propria famiglia, inoltre è anche possibile sfogliare digitalmente gli appunti del famoso autore.
Tutti i contenuti sono stati realizzati con la collaborazione e supervisione della Soprintendenza dei Beni culturali di Agrigento e con il coordinamento scientifico della professoressa Sarah Zappulla Muscarà e dell’avvocato Enzo Zappulla ad oggi considerati tra i maggiori esperti e studiosi pirandelliani.