Il “Bello delle cose” è stato tornare ieri in un teatro vero con un pubblico di “studenti in carne ed ossa” per parlare di tutto, in primis di questo anno assurdo e terribile.
Assieme a Kalat Ambiente ho vissuto il progetto “Il Bello delle cose” a distanza. Gli incontri con gli studenti, la giornata finale, le riunioni organizzative, ogni cosa filtrata da uno schermo, nulla di naturale.
Il contatto diretto ci è mancato terribilmente, eppure i risultati sono stati ottimi, abbiamo ricevuto tante gratificazioni a cominciare dal plauso dei docenti, degli amministratori e soprattutto da quello degli studenti.
Ora torniamo a vivere. Ricostruiamo il nostro rapporto con gli altri esseri umani, ma anche con la natura, con la nostra terra e con la bellezza.
Sfidiamoci nel compiere “buone pratiche” e cerchiamo di uscire da questo periodo ancora più forti e consapevoli del nostro ruolo.
Poi ci sarà il prossimo anno e sono certo che, come accaduto ieri in quel piccolo ma immenso teatro, potremo finalmente vederci di persona e vivere i nostri incontri all’interno di un cinema seduti uno accanto all’altro.
E comunque nonostante il periodo terribile non abbiamo mai mollato.
Si! Siete stati e siamo stati bravi!
Ogni tanto ricordarci che esiste “Il Bello delle cose” è terapeutico, l’ottimismo è una grande medicina e dunque avanti così!
Assieme a Kalat Ambiente ho vissuto il progetto “Il Bello delle cose” a distanza. Gli incontri con gli studenti, la giornata finale, le riunioni organizzative, ogni cosa filtrata da uno schermo, nulla di naturale.
Il contatto diretto ci è mancato terribilmente, eppure i risultati sono stati ottimi, abbiamo ricevuto tante gratificazioni a cominciare dal plauso dei docenti, degli amministratori e soprattutto da quello degli studenti.
Ora torniamo a vivere. Ricostruiamo il nostro rapporto con gli altri esseri umani, ma anche con la natura, con la nostra terra e con la bellezza.
Sfidiamoci nel compiere “buone pratiche” e cerchiamo di uscire da questo periodo ancora più forti e consapevoli del nostro ruolo.
Poi ci sarà il prossimo anno e sono certo che, come accaduto ieri in quel piccolo ma immenso teatro, potremo finalmente vederci di persona e vivere i nostri incontri all’interno di un cinema seduti uno accanto all’altro.
E comunque nonostante il periodo terribile non abbiamo mai mollato.
Si! Siete stati e siamo stati bravi!
Ogni tanto ricordarci che esiste “Il Bello delle cose” è terapeutico, l’ottimismo è una grande medicina e dunque avanti così!