Sicilia, il piano della Regione: “Vaccini per tutti entro il 31 agosto”

L’obiettivo del Presidente della Regione Nello Musumeci (che nel frattempo ha assunto la delega alla Salute dopo l’inchiesta sui presunti dati Covid truccati in cui è indagato Ruggero Razza) è ambizioso, per molti praticamente irraggiungibile: somministrare le dosi dei vaccini utili per tutti i siciliani che lo vogliono, entro il 31 agosto.

Un obiettivo che dovrà scontrarsi almeno con due problemi che emergono di giorno in giorno: innanzitutto il grosso scarto che c’è fra il numero di dosi che vengono annunciate in arrivo e quelle che effettivamente arrivano. Il secondo problema, non meno importante, invece, è emerso dal vertice regionale che si è svolto al PalaRegione ieri: in tanti, tantissimi, aventi diritto (over 70, personale scolastico e forze dell’ordine) hanno rinunciato alla somministrazione dei vaccini AstraZeneca, dopo i casi di morti sospette che avevano coinvolto qualche cittadino siciliano (e non) nelle scorse settimane.

Non sono bastati i comunicati dell’EMA che hanno sminuito la questione (“Casi di trombosi molto rari, benefici superano i rischi”). In alcune province siciliane si sfiorano percentuali del 70% di rinuncia.

L’idea di Musumeci per superare il grosso scoglio è quella di chiedere al governo Draghi una deroga per anticipare la somministrazione dei vaccini AstraZeneca ai cittadini di età compresa fra i 60 e i 69 anni, anche per non correre il rischio di sprecare le fiale già ricevute.

Intanto arrivano i dati aggiornati dal Dipartimento per le attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico (D.A.S.O.E.) siciliano: gli isolani da vaccinare sono circa 4 milioni e finora le somministrazioni sono state 800mila su un totale di 8 milioni (fra prima dose e richiamo), che si stima scenderà a circa 7,2 milioni con l’arrivo del vaccino Johnson&Johnson, l’unico monodose finora autorizzato dall’EMA.

vaccini

La domanda sorge spontanea: come si dovrebbe quindi arrivare all’obiettivo di vaccinare tutti i siciliani entro il 31 agosto?

Il piano esposto da Mario La Rocca (dirigente del DASOE) prevede un progressivo aumento delle vaccinazioni giornaliere: attualmente sono attuali 20-21mila, si vorrebbe aumentare per arrivare a 35mila nella seconda metà del mese di aprile, per poi arrivare alle 50mila. Si calcolerebbe, con questo ritmo, da qui alla fatidica data di fine agosto di «arrivare a 6.825.00 nuove inoculazioni».

Ogni Asp (comprese quelle metropolitane) avrà un ruolo ben definito, con degli obblighi da rispettare: dal 1° maggio 12.600 dosi al giorno da somministrare nell’area di Palermo, 11.100 a Catania, 6.300 a Messina, 4.400 a testa per Agrigento e Trapani, 4.000 a Siracusa, 3.300 a Ragusa e 1.700 a Enna.

Per ottenere questo traguardo a sostenere l’ambizioso piano sui vaccini dovrebbe arrivare a fine aprile, altri 20 hub vaccinali in tutta la regione.

Fra le location quasi certe, nel Catanese, il PalaTupparello di Acireale e l’ex PalaTenda di Misterbianco; nel Ragusano l’area della Fiera Emaia a Vittoria e un’infrastruttura comunale a Modica, mentre per servire la nostra zona, il Calatino, il Palasport di Caltagirone 

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