Riceviamo e pubblichiamo il comunicato, a firma dei gruppi consiliari del MOVIMENTO 5 STELLE e SVILUPPO E LEGALITÀ in merito alle dichiarazioni presenti all’interno del documento a firma del gruppo LAVORIAMO PER GRAMMICHELE sulla vicenda delle mascherine chirurgiche in distribuzione a Grammichele da parte dei volontari di protezioni civile.
Il comunicato di Lavoriamo per Grammichele sulle “mascherine maniate”, altro non è che uno squallido attacco alla Protezione Civile, che ancora una volta (come già accaduto in consiglio comunale con alcune tendenziose interrogazioni)non si ha scrupolo di trascinare nella polemica politica per puro spirito propagandistico, e per avere una nuova scusa per scagliarsi ingiustificatamente contro il Sindaco.
La Protezione Civile e i tanti cittadini, volontari, che in questa grave emergenza sanitaria si stanno spendendo per dare un aiuto a chi è in difficoltà, sono patrimonio di tutta la città, e strumentalizzare una foto in cui non indossano i guanti (perché in possesso di soluzioni disinfettanti idroalcoliche, il cui uso ripetuto è molto più sicuro e igienico di qualsiasi paio di guanti), non può che portare a una e una sola conclusione: chi ha scritto quel comunicato dovrebbe solo vergognarsi.
La verità è che a un anno dalle prossime elezioni amministrative, in spregio all’emergenza sanitaria e al comune senso del pudore, l’MpA è già in campagna elettorale.
Lo si era già capito dal clima di (inutile) tensione e contrapposizione che stanno creando in consiglio comunale: basta andarsi a rivedere l’ultima seduta di martedì 28 aprile (registrata e quindi visionabile da tutti), nel corso della quale per discutere di un punto che non poteva essere votato perché non ancora passato in commissione, e di un semplice ordine del giorno sulle carenze della sanità territoriale (su cui tra l’altro hanno dichiarato di votare contro per mero calcolo politico, a dimostrazione di quanto poco abbiano a cuore le reali problematiche dei grammichelesi), lor signori hanno messo in piedi un patetico teatrino fatto di attacchi, allusioni, provocazioni e tentativi di forzare il regolamento in spregio alle regole democratiche, che ha portato ad una assurda maratona consiliare di oltre 4 ore.
Ma è leggendo fino in fondo il comunicato di Lavoriamo per Grammichele, che forse si capisce qual è il vero bersaglio: la criticata Ordinanza Sindacale n. 15, “con la quale si individuava <solo ed esclusivamente> nei volontari della protezione civile, della Caritas e del Volontariato Vincenziano <i soggetti accreditati> per la gestione delle donazioni. E se qualcuno volesse far donazione per conto proprio? Ai sensi dell’ordinanza sarebbe un trasgressore”. Questo scrive l’ignoto (o meglio l’innominato) redattore. Facendo volontariamente confusione, fingendo di non vedere la differenza tra “donare” e “distribuire”. Perché l’ordinanza in questione (Oggetto: Individuazione soggetti autorizzati alla DISTRIBUZIONE di pacchi solidali e buoni spesa), di cui il Movimento 5 Stelle e il gruppo Sviluppo e Legalità si assumono pienamente la responsabilità politica, non limita le donazioni di nessuno, ma piuttosto delimita il cerchio dei soggetti autorizzati alla gestione e alla distribuzione dei pacchi alimentari e dei buoni spesa a quegli Enti che per caratteristiche, storia e statuto sono al di sopra di ogni sospetto. Siamo tutti liberi di donare, e ci mancherebbe altro che non lo fossimo, ma non tutti possiamo essere autorizzati a distribuire: chi volesse dare il suo contributo alla distribuzione degli aiuti alle persone in difficoltà è comunque libero di farlo collaborando con uno dei soggetti autorizzati.Questa l’impostazione scelta dall’amministrazione, in ossequio ai condivisibili allarmi lanciati da tante figure autorevoli, non ultimo il giudice Gratteri, che hanno richiamato l’attenzione sul fatto che la gestione degli aiuti durante questa emergenza sanitaria è ad alto rischio di infiltrazioni mafiose e di storture clientelari.
Forse qualcuno ha nostalgia dei tempi in cui si faceva campagna elettorale distribuendo pacchi di pasta.
Come si suol dire, il lupo perde il pelo ma non il vizio. E il lupo, si sa, è parente stretto dello sciacallo.
i gruppi consiliari del MOVIMENTO 5 STELLE e SVILUPPO E LEGALITA’