E’ iniziato da oggi 26 febbraio presso il comune di Grammichele, lo stato di agitazione dei lavoratori ASU-LPU, i quali rivendicano il riconoscimento della loro posizione lavorativa, sotto le dipendenze della Regione Sicilia.
Lo stato di agitazione proclamato lo scorso 26 gennaio, dai sindacati di categoria, sta interessando oltre 5000 lavoratori ASU impegnati in tutti i comuni siciliani, i quali rivendicano la mancata applicazione delle norme vigenti da parte dell’assessorato Regionale al lavoro e alla formazione professionale, nonché la mancata stabilizzazione.
La prima azione messa in atto da parte dei lavoratori ASU-LPU, è lo stato di agitazione per la durata di 3 giorni, astenendosi dal servizio lavorativo negli orari di ufficio, con le immaginabili conseguenze negli enti in cui gli stessi sono impiegati.I lavoratori che al momento si trovano in assemblea permanete presso la sala consiliare, manifestano il proprio disappunto per le scelte della Regione Sicilia , che si rifiuta di attuare le norme per la stabilizzazione previste dal Parlamaneto Nazionale e di mantenere in uno stato di illegittimità i lavoratori ASU-LPU costretti a lavorare senza contratto da circa 20 anni “a nero“.
Il Sindaco, il Presidente del Consiglio e la Giunta Comunale hanno espresso la loro solidarietà dichiarando di comprendere le ragioni della protesta e auspicando una soluzione al problema. Da anni è innegabile il contributo reso dagli ASU-LPU al buon funzionamento degli uffici.