Si sono verificati, presumibilmente nella notte tra il 30 aprile e il primo maggio, degli episodi di vandalismo presso il parco archeologico di Occhiolà, da tempo lasciato in stato di semi-abbandono, l’importante parco, che conserva i resti del borgo medioevale distrutto dal terremoto del 1693, negli ultimi anni ha vissuto momenti felici, in cui soprattutto grazie alle associazioni private, è ritornato ad accogliere visitatori, curiosi, e turisti. Ma questo non è bastato per fermare i continui e deprimenti episodi di vandalismo che ormai con una frequenza troppo alta vedono coinvolta la città madre di Grammichele.
Quando, nella mattina del 1° maggio, alcuni membri delle associazioni private Terravecchia e Sicilia Antica, in visita al parco per dei sopralluoghi, hanno trovato il misfatto: il quadro elettrico letteralmente smontato e rubato, le porte dei bagni spostate, addirittura alcuni sanitari sono stati distrutti e abbandonati, gli interni dei locali di accoglienza distrutti e lasciati a sé stessi.
Uno scenario che putroppo si ripete per via dell’assenza totale di vigilanza da ormai anni, che rischia di mandare all’aria i sacrifici che puntualmente le varie associazioni fanno per rendere Occhiolà ancora un luogo visitabile a tutti.
L’amministrazione, venuta a conoscenza dei fatti, ha subito sporto denuncia ad ignoti. A tal proposito ecco una parte della comunicazione apparsa sulla pagina ufficiale del Comune di Grammichele:
Oggi si è proceduto a formalizzare apposita denuncia contro ignoti nella convinzione che qualcuno possa aver visto qualcosa e che, in qualsiasi forma anonima o meno, possa consentirci di mettere al sicuro la Comunità da questi sciacalli.