Chiesa del Calvario

La Chiesa dell’Addolorata, chiamata ormai popolarmente “Calvario, venne costruita a Grammichele nel 1717, negli anni ’70 dello scorso anno, visto l’intenso incremento demografico che si viene a creare subito dopo la seconda guerra mondiale, viene elevata a parrocchia.

Ha subito molte trasformazioni, sulle pareti della chiesa erano appese le tradizionali 14 stazioni della via crucis, poi sostituite con le attuali figure in metallo.

Nel 1884 a destra dell’altare esisteva un quadro dell’Angelo Custode; nel secondo altare, dedicato a S. Francesco, un altro quadro con lo stesso santo; entrando dalla porta, a sinistra, c’era un crocifisso, poi una tela della Madonna degli ammalati; in basso all’altare si trovava il simulacro di Cristo morto; in alto, nell’abside, si trovava una tela ad olio rappresentante il Cristo deposto dalla croce sulle ginocchia di Maria Addolorata, molto probabilmente proveniente da Occhiolà.

La Chiesa appare imponente alla città, essendo costruita su un piano più alto rispetto alla Piazza principale, e sorge sulla piazza intitolata allo storico sindaco, l’avvocato Vincenzo Morello. La facciata, molto semplice a 3 ordini, presenta una piccola particolarità: una nicchia centrale vuota che doveva contenere una statua di San Francesco.

All’interno, procedendo verso l’altare si trova a destra una cappella con una statua di S. Antonio di Padova; a sinistra c’è invece una cappella che contiene l’urna con la statua di Cristo Morto.

Nella parte superiore, sotto una cupoletta, si trova la Cappella dell’Annunziata.

La seconda cappella a destra presenta un quadro che rappresenta San Francesco d’Assisi che interviene presso la Madonna per le anime del Purgatorio (dipinta da Francesco e Giuseppe Vaccaro).La seconda cappella a sinistra ha sull’altare la statua del Sacro Cuore di Gesù.

Dietro l’altare vi è esposta una tela ad olio di autore ignoto, che secondo alcuni proveniente dalla Chiesa del Calvario di Occhiolà, raffigurante il “Cristo deposto dalla croce”, con la Madonna sullo sfondo che soffre per la morte del figlio.

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