Una centralissima piazza e in pieno giorno, un pensionato e una truffatrice. Questo lo scenario e i protagonisti di una scena vecchia, ma sempre attuale, quando con modi garbati e fare gentile, una donna dall’apparente età di 40 anni, si presenta nell’abitazione a piano terra del pensionato intento a leggere un messale e presentandosi come una assistente sociale del comune chiede quali e quanti medicinali usa per indicare quali di questi sono gratuiti.
Il pensionato ringrazia e la invita al primo piano dove custodisce i medicinali e mentre si gira per prenderli, la sedicente assistente sociale, con fare lesto, individua una busta dove erano custoditi circa ottocento euro in contanti e il libretto della pensione. I
l tempo di girarsi e della donna nessuna traccia perché evidentimente nel frattempo si era dileguata con il presumibile complice che l’attendeva in macchina.
Al malcapitato non è rimasto altro da fare che rammaricarsi per la dabbenaggine, sporgere denunzia alla locale stazione dei carabinieri, bloccare il libretto della pensione e ripromettersi di stare più attento in futuro e non consentire a nessuno di introdursi a casa, perché, anche se il trucco è vecchio le disavventure sono sempre nuove.
(DAL QUOTIDIANO “LA SICILIA” DEL 23 SETTEMBRE 2014 A FIRMA DI Nuccio Merlini)